Eurostat: il cambiamento della contabilizzazione del Superbonus e le implicazioni sul deficit pubblico
Il Superbonus 110% è stato introdotto dal governo Conte come una misura per incentivare la ristrutturazione energetica e la messa in sicurezza sismica degli edifici. In uscita dalla Pandemia si era piombati in una crisi economica eccezionale. Con questa manovra il PIL è stato rilanciato in modo importante e l’architettura virtuosa aveva in mano uno strumento fondamentale.
Nonostante la sua popolarità e il sostegno iniziale da parte di tutte le forze Governative e non, questa politica ha successivamente sollevato numerose questioni. Ora sono sotto gli occhi di tutti le polemiche per quanto riguarda il suo impatto sui conti pubblici.
La contabilizzazione tradizionale dei crediti fiscali
Tradizionalmente, i crediti d’imposta come quelli generati dal Superbonus potevano essere distribuiti su più esercizi finanziari.
Questo significava che l’impatto sul bilancio pubblico era diluito nel tempo, corrispondendo ai periodi in cui i crediti venivano effettivamente utilizzati.
- Metodo tradizionale: I crediti d’imposta concessi in un anno potevano essere utilizzati nei successivi cinque anni. Questo permetteva al governo di contabilizzare l’impatto fiscale in modo graduale, riducendo la pressione sul deficit di un singolo anno.
- Impatto sul deficit: Questa modalità di contabilizzazione era vista come più gestibile, poiché consentiva una distribuzione dei costi nel tempo. Il conteggio così definito rifletteva più accuratamente quando i benefici fiscali venivano effettivamente realizzati.
La nuova contabilizzazione secondo Eurostat
Recentemente, Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha modificato (non si capisce il perchè) le linee guida sul modo in cui i crediti d’imposta come quelli del Superbonus devono essere contabilizzati. Secondo il nuovo Manual on Government Deficit and Debt (MGDD), i crediti devono essere registrati come spesa pubblica nell’anno in cui il diritto al credito è formalmente riconosciuto.
- Nuova Regola: I crediti sono contabilizzati immediatamente nell’anno in cui vengono concessi, nonostante possano essere utilizzati o riscossi in futuro. (E magari neanche riscossi)
- Impatto Immediato: Questo cambiamento comporta che l’intero importo dei crediti concessi in un anno aumenti immediatamente il deficit pubblico di quell’anno, invece di essere distribuito su più anni.
Le conseguenze del cambiamento
Questo cambiamento nella contabilizzazione ha avuto un impatto significativo e immediato sui conti pubblici italiani sia attuali che precedenti. Ecco alcune delle principali conseguenze:
- Aumento del Deficit:
- Impatto sul 2021/22/23: Con l’introduzione del Superbonus e la nuova modalità di contabilizzazione, il deficit pubblico negli anni di questo intervento è aumentato notevolmente, poiché tutti i crediti concessi sono stati registrati come spesa immediata.
- Confronto con il passato: In confronto con gli anni precedenti, quando i crediti erano distribuiti nel tempo, questo ha creato un’ulteriore pressione fiscale più intensa per l’anno corrente e un giudizio negativo sulla norma Superbonus.
- Valutazione del PIL:
- Riflessi sulle statistiche: L’aumento repentino del deficit ha influenzato la valutazione del rapporto deficit/PIL. Questa statistica è cruciale per la salute economica di una nazione e per la sua conformità ai parametri fiscali dell’UE.
- Percezione economica: La nuova contabilizzazione potrebbe far apparire il bilancio pubblico più fragile di quanto sarebbe stato con la vecchia metodologia, influenzando la fiducia degli investitori e delle istituzioni finanziarie.
- Incertezza e contraddizioni:
- Mancanza di chiarezza: Il cambiamento nelle regole di contabilizzazione è stato percepito come improvviso e non sempre accompagnato da spiegazioni chiare, generando confusione tra gli operatori economici e i beneficiari del Superbonus.
- Contraddizioni nelle politiche: Mentre il Superbonus 110% è stato promosso come una misura per stimolare l’economia, la sua contabilizzazione immediata ha creato sfide significative per la gestione del deficit.
Considerazioni Finali
La situazione del Superbonus 110% evidenzia le complessità della gestione delle politiche fiscali e delle loro implicazioni contabili.
Le modifiche apportate da Eurostat alla contabilizzazione dei crediti d’imposta hanno cambiato drasticamente il modo in cui questi incentivi vengono riflessi nei conti pubblici. Questo cambiamento ha sollevato dubbi e preoccupazioni sulla trasparenza e la coerenza delle politiche fiscali, mettendo in luce la necessità di una comunicazione chiara e di una gestione prudente delle finanze pubbliche e facendo pensare che qualcosa di più profondo sia in atto. Pensare male per Missione Architetto in questo caso diventa lecito.
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